I Consigli pastorali parrocchiali non sono strutture burocratiche della Chiesa ma strumenti di Comunione. E la  “comunione”, come la “misericordia” è uno di quei grandi concetti della nostra fede che ci parlano dell’essenza e della natura di Dio. Il Consiglio pastorale, in questa visione di Chiesa si pone a servizio della crescita della comunità ecclesiale mediante il suo modo d’essere e di operare, che ha nella dimensione della Comunione la sua vera identità e la sua ragione di essere.

Il Consiglio si pone, perciò, a servizio della Chiesa che ha nella parrocchia l’espressione della sua presenza e della sua missione per la vita della gente. Compito precipuo del Consiglio è quello di essere luogo di riflessione comune, di discernimento comunitario e di progettazione pastorale, ancor prima di essere luogo di decisioni, in modo da vedere erilevare, valorizzare e dare operatività a ciò che lo Spirito suscita nella comunità.

E’ anche compito del Consiglio Pastorale fissare i criteri e decidere  le scelte di fondo circa l’amministrazione e l’uso dei beni e delle strutture della parrocchia in spirito di povertà e condivisione. Spetta quindi al CPP approvare il bilancio dell’amministrazione parrocchiale sottoscritto dal Consiglio parrocchiale per gli affari economici.

In conclusione, riassumendo, il Consiglio pastorale, in una corretta visione ecclesiologica, ha un duplice significato:

– rappresenta l’immagine della fraternità e della comunione dell’intera comunità parrocchiale di cui è espressione;

– costituisce lo strumento di decisione comune dove il ministero della  presidenza esercitato dal parroco e la corresponsabilità dei fedeli devono trovare la loro sintesi. Ecco i suoi membri:

PADRE MARINO COLOMBO, LUCA VASQUEZ  GIULIANO (SEGRETARIO), MAURIZIO LUCATO,

ORLANDO BRON, MARCO AGNELLI, PINA CASU,  CRISTINA GIALDRONE, VALERIA CASELLA, GIUSEPPE DONATO, MARCELA CENTENO, EPHREM TRUCHET

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